Restauro 2021 – Navata Centrale Sinistra – Completato
Restauro Chiesa
Prima e seconda campata della navata centrale
È giunto a conclusione il magnifico restauro, opera di Raffaella Bianchi, delle decorazioni ottocentesche che si possono notare all’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore in Avigliana.
Con l’inizio del mese di febbraio il Centro Culturale Vita e Pace ha avviato i lavori di restauro delle pareti della prima e seconda campata della navata centrale, a sinistra dell’ingresso (1° lotto), per il recupero della fase ottocentesca a monocromo dal cornicione sino a terra.
Dettaglio dei lavori
Sono stati installati i ponteggi in struttura tubolare con impalcati in alluminio fissati all’edificio.
I lavori sono stati eseguiti dalla restauratrice Raffaella Bianchi di Bruino con l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio della città metropolitana di Torino. L’allestimento del cantiere ha lo scopo di impostare il recupero delle superfici pittoriche ottocentesche e, soprattutto, come rammenta la presidente Manuela Turino Matlì, richiamare l’attenzione sulle risorse artistiche ancora inespresse che riguardano tutto l’edificio.
Queste prime superfici oggetto del restauro rappresentano le uniche discontinuità architettoniche dell’aula caratterizzata, al contrario, da ampie arcate che si aprono verso le cappelle, demarcate soltanto da un giardino di ingresso. Come spiegato dalla restauratrice le due pareti mostrano vistose discontinuità cromatiche e numerose cadute della finitura novecentesca applicata dal cornicione sino a terra, nonché coloriture sgargianti e ordinarie che stridono con il resto delle superfici.
L’intervento consiste nel rimuovere quest’ultima fase manutentiva per portare alla luce la decorazione monocroma su fondo verde di inizio Ottocento.
In particolare l’intervento consiste nella cauta asportazione degli interventi di stuccatura non pertinenti, nella disinfezione da eventuali attacchi biologici, nella rimozione di depositi incoerenti, nel preconsolidamento e fissaggio della pellicola pittorica ottocentesca mediante iniezioni localizzate, nell’ancoraggio degli intonaci, nell’estrazione dei sali solubili, nella rimozione delle tinteggiature, nella pulitura delle superfici dipinte, nella stuccatura dell’intonaco e nella reintegrazione pittorica, riproponendo il decoro ottocentesco mediante velature di colore alla calce.
Grazie al lavoro eseguito è ora inoltre possibile, non solo notare il dettaglio cromatico e i raffinati disegni che il tempo aveva danneggiato, ma anche osservare le tracce dei diversi dettagli ancora presenti al di sotto degli interventi di manutenzione che si sono susseguiti nel tempo.
Per ulteriori dettagli sul lavoro svolto tra il febbraio e l’aprile 2021: