Auguri a tutte le donne!
Auguri a tutte le donne!
L’8 marzo si celebra la giornata internazionale dei diritti della donna,
Rivolgiamo il nostro sguardo alla preservazione storica anche in queste occasioni, non dimenticando come la festa porti in sé un significato che va al di là del semplice scambio di auguri e promesse.
Questa giornata trae le sue origini nel nuovo continente, nel quale durante i primi del novecento sono forti i movimenti per la parità sociale di uomini e donne, e viene celebrata per la prima volta il 28 febbraio 1909 su invito del partito socialista americano che proseguì negli intenti la linea dettata da Corinne Brown durante una conferenza del partito l’anno precedente, durante la quale si parlò dello sfruttamento e abuso della manodopera femminile nei contesti produttivi.
Si voglia ricordare la storico sciopero delle camiciaie di New York.
Nel vecchio continente i problemi sono gli stessi, le donne vengono sfruttate da una società che ne relega il ruolo e ne incentiva una bassa retribuzione. È così che anche grazie all’impegno del segretariato internazionale delle donne socialiste, arriva in Europa una giornata per celebrare le donne, sebbene in date diverse legate storicamente a dichiarazioni ed eventi propri di ciascuna nazione.
Si pensi per esempio alla Germania, che secondo le dichiarazioni di Aleksandra Michajlovna Kollontaj, rivoluzionaria russa e femminista, scelse la data del 19 marzo (1911) poiché nello stesso giorno del 1848 “[…] durante la rivoluzione, il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne.[…]”.
8 marzo
Si festeggia per la prima volta l’8 marzo in Germania nel 1914. Purtroppo però, da lì a poco, scoppierà la prima guerra mondiale, la quale vedrà i diritti delle donne messi nuovamente in secondo piano, con le operaie che dovranno servire le rispettive nazioni producendo quanto di utile per il conflitto armato.
Poi nuovamente nel 1917, quando l’8 marzo si tiene a San Pietroburgo una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra, il pane e la pace, la quale porterà insieme agli altri moti del tempo alla rivoluzione russa di febbraio. È così che l’8 marzo viene scelto pochi anni dopo, nel 1921, durante la seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, come la data perfetta in cui festeggiare le donne, o meglio la giornata internazionale dell’operaia.
Successivamente festeggiata come giornata internazionale dei diritti della donna, o più banalmente in Italia come festa della donna. Termine “festa” criticato in quanto ritenuto poco adatto a una tradizione che affonda le sue radici nella lotta alla diseguaglianza e che dovrebbe ricordarci l’importanza di combattere per una parità, spesso vera solo all’apparenza.
Un augurio a tutte le donne, inclusa la nostra restauratrice Raffaella Bianchi che si sta prendendo cura della nostra chiesa.
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